SIBILLA ALERAMO

Sibilla credeva che lo scopo del femminismo non fosse quello della parità tra uomo e donna ma della conquista della libertà di amare, dell’indipendenza, della rivendicazione della diversità femminile.

Artista scandalosa, dalla cui penna irriverente nasce il romanzo intitolato Una donna, nel quale celebra la propria rinascita e analizza la propria esistenza, sino ad arrivare alla decisione di abbandonare il figlio pur di affermarsi in quanto donna e scrittrice.

La scelta coraggiosa e prematura per i tempi di abbandonare il figlio e il marito concede a Sibilla di liberarsi da una condizione di scacco nella quale è finita, come lei stessa afferma, perché assuefatta all’idea ampiamente diffusa della donna obbediente e remissiva, la cui esistenza non ha peso alcuno. Questa liberazione comporta una sofferenza necessaria: rinunciare alla maternità. Ciò al fine di fornire un insegnamento fondamentale al figlio Walter: la forza di affrancarsi da situazioni in cui sono del tutto assenti la dignità e il rispetto, per poter progredire come padroni di se stessi e del proprio futuro.

Foggia, madre di tre figli uccisa dal marito

Una vita apparentemente tranquilla quella di Giovanna Frino e del marito Angelo di Lella, entrambi di Apricena (Foggia), sposati da una ventina d’anni e genitori di tre figli. Ma qualcosa in quel meccanismo familiare si è inceppato. L’uomo, ex guardia giurata di 56 anni, attualmente operaio per una ditta di trasporti, stamattina ha impugnato una pistola calibro 9, pare legalmente detenuta, ed ha ucciso a sangue freddo la moglie, barista, che di anni ne aveva 44. L’ennesimo femminicidio si è consumato nell’appartamento della coppia, in via Saragat, nel comune Foggiano. Era da poco passato mezzogiorno quando alcuni vicini hanno allertato i carabinieri dopo aver udito alcuni colpi d’arma da fuoco.

Il Mattino Venerdì 16 Dicembre 2022

La Violenza Sulle Donne

Cos’è la violenza sulle donne

Si tratta di un insieme di comportamenti che chi maltratta compie per imporre il proprio controllo sulla partner e mantenerlo.

Per farlo il maltrattatore usa una serie di strategie:

  • Le botte non sono l’unica forma di violenza cui le donne sono soggette. 
  • Di solito il maltrattatore non è quasi mai un estraneo; nella maggior parte dei casi è una persona conosciuta, il partner, l’ex, un familiare…
  • La dinamica però è sempre la stessa: gli abusi si alternano a false riappacificazioni.
  • Il meccanismo è terribile: il maltrattatore sfrutta il senso di colpa e di vergogna della vittima che lui stesso ha creato, per controllarla, isolarla e quindi distruggerla.

Obiettivo 5 Agenda 2030

Le disparità di genere costituiscono uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla lotta contro la povertà. L’OSM 3 per promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne ha consentito di fare significativi progressi nella scolarizzazione delle ragazze e nell’inserimento delle donne nel mercato del lavoro. Il tema della parità dei sessi ha ottenuto una notevole visibilità ma, considerato il quadro molto circoscritto dell’OSM 3, non è stato possibile affrontare altre tematiche importanti, come la violenza sulle donne, le disparità economiche e la scarsa presenza delle donne negli organismi decisionali a livello politico. 

L’obiettivo 5 mira a ottenere la parità di opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze (compresa l’abolizione dei matrimoni forzati e precoci) e l’uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione. 

La Parità Di Genere

La parità di genere è intesa come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo. L’uguaglianza di genere è anche l’obiettivo della Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite. E’ un principio, che si applica alle questioni di genere, soprattutto, che vedono protagoniste le donne.